E' nata la nuova Scuola di Alta Formazione biennale post-laurea in “Storia e Filologia del Manoscritto e del Libro Antico” della Università degli studi di Napoli "Federico II" in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
L’obiettivo è anche di fornire competenze tecniche e professionali nell’ambito delle digital humanities con particolare riguardo alla filologia digitale (edizioni critiche digitali) e alla conservazione e diffusione del patrimonio librario antico (dall’elaborazione di database per la catalogazione, alla scansione, digitalizzazione, marcatura di immagini, restauro virtuale del patrimonio librario).
A fornire il primo banco di prova dell'attività sarà infatti la Biblioteca Oratoriana dei Girolamini di Napoli, che ebbe Giambattista Vico tra i più assidui frequentatori, raccoglie un patrimonio librario di circa 180.000 unità, tra cui oltre 500 manoscritti, 120 incunaboli, 5.000 edizioni del Cinquecento, numerose pergamene e carte sciolte; un Archivio Musicale dove si conservano stampati e manoscritti musicali di inestimabile rilevanza.
Gli allievi della scuola, infatti, in collaborazione con i docenti del comitato scientifico, con altri tutor e supervisori e con il personale bibliotecario saranno impegnati nella realizzazione di un nuovo catalogo dei manoscritti presenti ai Girolamini che aggiorni, integri e sostituisca il lavoro di Enrico Mandarini, risalente a oltre un secolo fa, e nella digitalizzazione del materiale librario più pregiato.
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