Nonostante si registri un calo quantitativo di circa il 15% rispetto al 2016, le uve appaiono 'in salute' e lasciano presagire una buona resa nella lavorazione.
Intanto gli operatori attendono gli esiti della vendemmia, che si avvierà appieno nelle prime settimane di settembre. E' da notare che le attività partiranno in anticipo di circa venti giorni rispetto al consueto.
Il calo sembra comunque non preoccupare i produttori, che attribuiscono il fenomeno all'andamento climatico della stagione agricola, caratterizzata da una carenza delle piogge sicuramente anomala.
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