Nella Sala delle Terme di Diocleziano, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini ha riunito i 22 direttori dei musei autonomi italiani per un bilancio a metà mandato della riforma sui “Musei italiani 2014-2017”.
I dati che il MIBACT fornisce sono eloquenti.
Dal 2013 ad oggi, i visitatori nei musei statali sono aumentati del 18,5% (+7 milioni), arrivando al record di 45,5 milioni di ingressi nel 2016 e confermando un positivo trend di crescita anche nel 2017.
Dopo l’anno record del 2016, con 45,5 milioni di visitatori e circa 175 milioni di euro di incassi, il 2017 conferma un trend di crescita dei musei statali italiani significativo: tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del +9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del +13,5%.
La Campania fornisce numeri molto interessati che riguardano i risultati raggiunti dai cinque musei autonomi, governati dai nuovi direttori, scelti per rendere possibile la svolta. Parliamo di:
SYLVAIN BELLENGER
Museo di Capodimonte
PAOLO GIULIERINI
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
MAURO FELICORI
Reggia di Caserta
MASSIMO OSANNA
Parco Archeologico di Pompei
GABRIEL ZUCHTRIEGEL
Parco Archeologico di Paestum
La Campania risulta infatti tra le regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi con i suoi (rispettivamente +10,8% e +13,9%) insieme a Liguria (+22,7% e +8,4%), Puglia (+18,3% e +13,5%), Veneto (+20% e +73,7%), Friuli Venezia Giulia (+13,7% e +19,2%), Toscana (+10,5% e +14,9%).
Come il MIBACT rileva, tutto questo è il merito di una strategia di valorizzazione del sistema museale nazionale, delle domeniche gratuite e anche dell’incremento dello sviluppo turistico che l’Italia ha registrato negli ultimi anni.
Il gradimento nei confronti del sistema museale nazionale è ancora più marcato se si considerano i nuovi istituti autonomi.
Il focus sui primi venti musei e Parchi Archeologici del Colosseo e di Pompei evidenzia una crescita ancora più forte nel confronto tra i primi 9 mesi del 2017 e l’analogo periodo del 2016: i visitatori aumentano dell’11% e gli introiti del 14,5%.
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