Sarà esposto fino al 27 settembre 2018 nella Reggia di Caserta uno degli 8 Gigli che a giugno danzano sulle spalle di 120 cullatori in onore di San Paolino, vescovo di Nola e patrono in secondaria della Campania.
Si tratta di un giglio d'artista: il rivestimento scelto è stato, infatti, firmato dal maestro Mimmo Paladino in occasione della festa dei Gigli del 2014.
Nel cortile anche la Barca, simbolo della storia che ispira il secolare evento, che dal 2013 è stato iscritto nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco insieme con Viterbo, Sassari e Palmi calabro (le altre 3 città della rete delle grandi macchine a spalla italiane).
E' un'iniziativa esclusiva che sancisce così l'abbraccio tra due patrimoni dell'umanità (la reggia vanvitelliana è stata inserita tra i beni nel 1997).
Il legame tra le due importanti espressioni culturali della Campania è inoltre rafforzato poi dalla presenza di Paladino: oltre ad essere l'autore del rivestimento del Giglio, è tra i grandi artisti che fanno parte di "Terrae Motus", la collezione di arte contemporanea voluta da Lucio Amelio e ospitata nella Reggia.
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