Il Sessantotto, giornata di studio alla Galleria Nazionale d'Arte di Roma

Il Sessantotto, giornata di studio alla Galleria Nazionale d'Arte di Roma

L'ampia stagione di contestazione, che viene racchiusa nella definizione di '68, è tuttora oggetto di analisi controversa. 
Il fenomeno è così complesso infatti per poterlo ricondurre ad un preciso ed omogeneo profilo politico, socioculturale e territoriale. 
Il Sessantotto, seconda puntata de Il Progetto e le Forme di un Cinema Politico (in programma a Roma fino al 13 novembre 2018.), è appunto il titolo della giornata di studio, prevista lunedì 5 novembre, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che vedrà intervenire alcuni dei più significativi studiosi del grande movimento rivoluzionario nei suoi rapporti con le arti visive, con speciali approfondimenti sulle opere cinematografiche e documentaristiche concepite e realizzate, a livello nazionale e internazionale, proprio in quell’anno. 

In particolare, l'obiettivo è quello di avviare un’indagine di ampio respiro, attraverso una rinnovata visione dei documenti e una discussione scientifica appropriata. Si tratta, da una parte, di riproporre l’ampio materiale audiovisivo sui e dei movimenti che si produsse negli anni attorno al ‘68; dall’altra, di ripensare la portata del ‘68 nel rinnovare gli stili e i linguaggi del cinema, sia di fiction sia documentario, sostenendo lo slancio creativo e il rinnovato bisogno di sperimentare formati d’immagine e formule narrative del tutto inedite

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Casa del Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale, La Galleria nazionale d’Arte Moderna, e Contemporanea, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tor Vergata e Università Roma Tre.

Il gruppo di lavoro dell’iniziativa è formato da: Dario Cecchi, Marco Maria Gazzano, Antonio Medici, Domenico Monetti, Pietro Montani, Claudio Olivieri, Paola Scarnati, Giovanni Spagnoletti ed Ermanno Taviani. 



Di seguito il programma:

Ore 9,30
Presentazione
Cristiana Collu, Pietro Montani, Ermanno Taviani, Vincenzo Vita

Ore 10,00:
Presiede e coordina: Vincenzo Vita
Giovanni Spagnoletti, Il cinema italiano del '68 tra tradizione e innovazione
Pietro Montani, Disinitermediation. Come la macchina da presa entrò a far parte dello spazio politico – e di quello privato
Ermanno Taviani, Il ’68 della “sinistra cinematografica”: pionieri, spiazzati ed entusiasti
Peppino Ortoleva, Onda anomala: la politica e il resto
Dario Cecchi, Fare breccia nell’immaginario
Maresa D’Arcangelo, L’età dell’oro
Domenico Monetti, Il ‘68 che non c’era

Ore 14,30:
Presiede e coordina: Dario Cecchi
Marco Maria Gazzano, Gli anni Sessanta la de-strutturazione delle arti
Antonio Medici, Esperienze internazionali del documentario militante
Stefania Parigi, Pasolini e la contestazione
Christian Uva, Il ‘68 dei cinegiornali: da Zavattini al Movimento Studentesco
Antonio Capocasale, La mediazione incerta. Zavattini e l'underground italiano
Damiano Garofalo e Pietro Masciullo, C'era una volta il '68; la ricezione italiana di “C'era una volta il west” e “Giù la testa” di Sergio Leone
Federico Lancialonga, Gli inediti del Maggio francese


La manifestazione continuerà fino all’11 novembre con la doppia rassegna cinematrografica alla Casa del Cinema (già iniziata il 3 ed in programma fino al 7 novembre) e al Cinema Trevi – Cineteca Nazionale (8-11), per concludersi con due giornate, curate dal Prof. Marco Maria Gazzano e in programma all’Università Roma Tre il 12 e 13 novembre, sul tema “Gli anni Sessanta e la de-strutturazione delle arti”.

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