''Saligia'' la mostra di Andrea Chisesi alla Reggia di Caserta


L’artista Andrea Chisesi reinterpreta vizi e virtù dal racconto del mito alla contemporaneità nella mostra Saligia, che si inaugura oggi e  rimarrà in esposizione fino al 20 agosto 2019 alla Reggia di Caserta, nelle retrostanze del Settecento.

Come spiegato dagli organizzatori, l'’evento eccezionale, da un lato apre i battenti della stagione estiva della Reggia, e dall’altro costituisce il punto di congiunzione tra l’ideale classico e l’arte contemporanea, con un percorso a serpentina che si svilupperà tra le stanze più ricche di fascino di questo prezioso scrigno settecentesco.

La pluralità dei linguaggi dell’arte contemporanea al confronto con l’eredità antica presente nella collezione permanente del luogo, innesca una riflessione altrettanto fertile sulle ripercussioni visive, estetiche, tecniche che si producono quando tra l’arte antica e quella contemporanea non si pone soltanto un semplice accostamento. Se l’arte di oggi reinventa il presente attraverso il passato, se è capace di rimpastarlo nel tempo della vita, allora va sempre all’arte il merito di sapere rinegoziare un patto antico, che attraverso il racconto di una memoria visiva e condivisa, sia capace di ricomporre il filo, in fondo mai spezzato, tra il passato e il presente.

Allora ecco che Saligia, la mostra di Andrea Chisesi - curata  da Marcella Damigella -  che presenta un nucleo di 62 opere, molte delle quali site specific, realizzate dalla tecnica da lui stesso coniata delle “Fusioni”, costituisce il presupposto ideale di questo legame dell’antico versus il contemporaneo.

Acronimo dei 7 vizi capitali, Saligia racconta quanto l’idea del vizio umano non sia soltanto già ampiamente connotata negativamente dal sentire comune, ma a riconferma della fragile natura umana, stabilisce come sia impensabile abbandonare una visione che incentra nella dualità vizio - virtù, la vera essenza dell’uomo e della donna.




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