Il Libro | Tra racconti, poesie e ricette con sapida leggerezza: ''J’ai fatigué la salade. La vita è come un’insalata'' di Ottawa G.


di Milena Borsacchi 

''J’ai fatigué la salade. Ho affaticato l'insalata. 
Adoro quest'espressione francese perchè riassume l'essenzialità. 
L'insalata va mescolata più e più volte affinchè i suoi componenti si amalgamino ben bene al condimento. 
Se state pensando che preparare e affaticare un'insalata sia una cosa banale, 
vi sbagliate di grosso''. 
Ottawa G.


Può un libro conquistarti al ''primo assaggio''? 
Come in ogni  storia umana è l'aspetto emozionale - nel senso più ampio del termine -  che spesso ti convince a sperimentare il nuovo e proseguire nell'esperimento. 
Ci deve essere quella sotterranea motivazione, che lasci presagire qualcosa di buono, a giustificare impegni, a volte faticosi.  In effetti, per arrivare fino alla fine - in talune circostanze -è necessario un vero e proprio atto d'amore. 

L'approccio fideistico vale, senza volere esagerare,  anche per il favoloso mondo delle parole scritte.   Ma andrei oltre. 
Secondo un trattamento fisico, culinario (non è casuale che ne faccia ricorso in tale contingenza) dei libri, si generano per me tre esiti diversi: 1) li divori; 2) li smangiucchi per abbandonarli; 3) te li godi un boccone alla volta (briciole comprese). 

E a questa terza tipologia che appartiene  una recente e sapida scoperta, che qui intendo condividere.
E' bene dirvi che l'ispirazione si è accesa già dal titolo  ''J’ai fatigué la salade. La vita è come un’insalata'' di Ottawa G (Officine Editore)
Suona come un consiglio saggio e giocoso, per gli appassionati di parole e note gustative,  a liberarsi da schemi precostituiti ed accettare i risultati derivanti dall'entropica mescolanza (termine che trovo si attagli in modo esaustivo  alle leggi del cosmo e delle insalate)


L'occasione si è materializzata proprio alla presentazione del volume al Cafè Philo a Napoli, l'attiva realtà culturale animata da Rita Felerico, vice presidente dell'associazione  Peripli.

L'appuntamento, nel pomeriggio di un insolito autunno in una location dagli  elementi ''scenografici'' unici. Irresistibile  l'incanto della guglia barocca, dedicata a San Domenico, imponente e in  bella mostra di sé da una finestra che invita lo sguardo a spaziare sull'omonima Piazza, nel cuore del centro storico partenopeo.

L'atmosfera, satura delle suggestioni che ti aspetti quando si parli di cultura vissuta e da vivere,. 

 momenti della presentazione  a Napoli

Naturale e fluido il confronto con  l'autrice e la sua storia, le sue Voci. 
Non è un caso che abbia usato il plurale.
Con tutta la sua arguzia garbata c'è Brigidina Gentile, accreditata ricercatrice e  traduttrice del mondo ispanico, dalla  vasta esperienza professionale ed umana..
Ma esiste  anche l'altra voce  Ottawa G., la vivace  ragazza italiana, alla ricerca di  sicurezze nella vita privata e nel lavoro.
I’ai fatigué la salade. La vita è come un’insalata'' è infatti una creatura firmata Ottawa G., che si prende l'onere di raccogliere l'istanza narrativa e decodifica il mondo e  quel che sentono, ascoltano, vivono entrambe. Ogni pagina è piena di  tutto il ''loro'' amore per la letteratura e per la cucina.

Un semplice caso di pseudonimia, di eteronimia magari?  La questione è ampia.
Come sottolinea  Brigidina,  due personalità affini e coincidenti per certi versi, ma Ottawa - l'altra da sé - ha sviluppato una visione ed un'espressione del mondo indipendenti, libere.


Brigidina Gentile


Ed è Ottawa G., nel doppio ruolo di scrittrice e protagonista, che  porta il lettore attraverso l'arco temporale in cui si svolge la storia: quella di  una giovane che va a lavorare a New York con un contratto a tempo breve.
Piena di aspettative,intelligente, vive  con consapevole leggerezza e passione ogni momento quotidiano.
E' proprio questa intensa energia che la porta a collegare ogni evento al più terreno e costitutivo dei piaceri umani:  il cibo. con particolare attenzione all'insalata.

Nel risicato ed intenso periodo del contratto  si dipana il racconto di una  donna che mescola le esperienze umane,  le emozioni e le poesie con la stessa perizia con la quale imbastisce i mix alchemici delle sue insalate, con una predilezione per le ricette con ingredienti anche poco comuni.

J’ai fatigué la salade. La vita è come un’insalata è  un romanzo che delizia, scritto in uno stile ironico che rende perfettamente veritiera la personalità dell'insolita  protagonista.
Con Ottawa G.  il lettore  può piacevolmente perdersi, tra divagazioni, memorie, su ciò che è accaduto davvero oppure lo si è semplicemente immaginato.
Tra una composizione  e l'altra ci prende per mano e ci conduce nel suo viaggio multisensoriale  tra la città della Grande Mela e tutti i luoghi dell'anima. 

Un itinerario durante il quale  ognuno può imparare ad amare ciò che Ottawa G. ama, ha amato e amerà.








BIO
Brigidina Gentile ha perfezionato gli studi di antropologia culturale svolgendo una ricerca sul campo in Messico, terra piena di contraddizioni e incanto, dove è ritornata con il “Progetto Penelope: la Donna e il Mito nella Scrittura Ispano-Americana”. Da questa esperienza è nata l’antologia L’altra Penelope (Oedipus, 2008, edizione in spagnolo ArCiBel, 2011, nuova edizione Libellula, 2014), che ha ricevuto la “Honorable Mention” al New York Book Festival del 2012. Poliedrica e spinosa come i cactus della sua amata terra d’elezione, insieme al giornalista e critico cinematografico Ciro Giorgini ha realizzato un video “Lampi dal Messico. Nero su Bianco”,  una riflessione sul Messico attraverso immagini fotografiche e cinematografiche, in bianco e nero.

Traghettatrice di parole ha tradotto e curato la pubblicazione di opere di poesia, narrativa e teatro di scrittrici ispaniche. Il lavoro di traduzione l’ha spinta a scrivere brevi racconti e poesie per cui ha ricevuto diverse menzioni e vinto vari premi tra i quali: il premio Ipazia con la poesia Moon nel 2010 e il premio Mimosa nel 2015 con il racconto San Diego, California. Suoi racconti e poesie sono presenti in varie antologie; il racconto Profumo di Limoni è stato tradotto in greco, macedone, francese, inglese, spagnolo, polacco, russo, albanese, bulgaro, etc. È stata guest speaker nel workshop di scrittura Tinta, Papel, y… café, della Mid Manhattan Public Library di New York. È sua la curatela insieme a R. M. Grillo di Scrivere donna. Letteratura al femminile in America Latina (Aracne, 2011).

Suoi articoli sul Messico e la cultura indigena, la scrittura femminile, cinema, letteratura e cibo si possono trovare in rete oltre che in riviste e libri.

Notturni à la carte è il suo primo libro di racconti brevi e Penelope misunderstandings il suo primo libro di poesie pubblicati in un solo volume (Libellula, 2012).

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