Il fotografo italo svizzero Claudio Koporossy sarà in mostra a Castel dell'Ovo dal 19 dicembre al 20 gennaio 2020 con la personale ''L'anima dell'Acqua'' a cura di Mimma Sardella.
Il progetto espositivo, fortemente voluto da Il Cigno GG Edizioni di Roma, di cui è presidente Lorenzo Zichichi, e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. verrà inaugurato venerdì 18 dicembre dalle ore 17,30,
Come spiegato dalla curatrice, Koporossy viene a Napoli a esporre le sue fotografie nella Sala delle Terrazze del Castel dell’Ovo, luogo mediatico accuratamente scelto per lo stringente rapporto con il mare, la gran madre, infinita e complessa espansione d’acqua. Perché l’acqua è per lui, come egli stesso racconta, una magnifica ossessione.
L’attenzione che il suo sguardo riserva all’acqua come elemento il più versatile alle forme, perché forma non ha, come alle luci che ne danno colore, perché colore non ha, diventa la sua struggente azione dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica: catturare l’attimo fuggente del movimento liquido eppure intensamente intriso di forme di luce dell’acqua mentre scorre.
La sua ricerca nasce nel 2014 e si infittisce in elaborazioni sempre più complesse, usando macchine della più avanzata tecnologia, nella scelta dei luoghi di ripresa, come le fontane monumentali di Roma piuttosto che di Parigi, Dubai, Abu Dhabi, Muskat, Lugano, Algeri infine San Pietroburgo. Napoli sarà. Ogni luogo non diventa un diario di viaggio, è piuttosto, per Koporossy, il luogo dove si compensa la ricerca della forma con l’attenzione spasmodica dell’occhio della macchina che utilizza e che diventa il suo pennello, mai tanto rapido come il suo occhio. Perché, dice, la capacità del nostro occhio è impressionante. Le macchine fotografiche….sono lontane anni luce da quanto può fare l’occhio umano. Eppure è quello, il mezzo fotografico, il mezzo per eccellenza, l’unico disponibile per raccontare l’immagine di una visione che appare lì, in quell’istante, carpita sapientemente in quell'attimo fuggente, irripetibile, provocatrice di emozioni.
Capacità visionaria o verità denudata, ambedue i tratti esistono e si compensano nelle forme che appaiono nella resa fotografica, suggestivi episodi visivi che non lasceranno mai che il primo attore, lui, il fruitore dell’opera, seppure il più distratto, sia un passivo spettatore. Difficile davvero, sostando dinanzi alle foto artistiche di Koporossy, non lasciarsi coinvolgere dall’emozione, anche solo di un attimo, ché è questo il senso della visione come della vita: cogliere l’attimo per poi andare, arricchiti e forse migliorati nella propria umanità, perché la Bellezza rende gli uomini migliori e soprattutto liberi.
INFORMAZIONI
Claudio Koporossy ''L’anima dell’acqua''
a cura di Mimma Sardella
vernissage 18 dicembre, ore 17.30
Castel dell’Ovo, Sala delle Terrazze
19 dicembre 2019-20 gennaio 2020
Realizzazione e allestimento: Il Cigno GG Edizioni, Roma
Foto di gianfilippo maiga da Pixabay
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