Ad Amalfi “Stella d’Argiento” a cura di Carlo Faiello per InCanti d’Autore


Appuntamento domani, sabato 4 gennaio 2020 alle ore 20.00,  per InCanti d’Autore con la cantata “Stella d’Argiento” a cura di Carlo Faiello per vivere le emozioni della tradizione campana, popolare e colta, delle festività presso l’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi.

L’assessore a cultura ed eventi Enza Cobalto, che ha curato il cartellone del Natale e Capodanno del Comune di Amalfi, ha dichiarato: “ Il nuovo appuntamento della nostra classica rassegna natalizia è con un concerto che è l’evocazione delle feste al caldo del focolare dei nostri nonni, con le musiche e le favole della più autentica ed antica tradizione. Uno spettacolo in linea con la scelta fatta di presentare un programma improntato, come già detto, alla tradizione, che possa dare con i suoi eventi l’esperienza di vivere il Natale in una delle sue chiavi più autentiche ed emozionanti: quella legata alle nostre radici.”

InCanti d’Autore, realizzato grazie alla collaborazione di Scabec e della Regione Campania, propone nello spettacolo di domani una narrazione,  in una chiave completamente diversa, della tradizione nostrana del Natale, tra inni religiosi e novene popolari, ritmi di tammurriate e invocazioni spirituali, arcaiche tarantelle e canzoni contemporanee, filastrocche, racconti e favole per celebrare la speranza di un Dio per tutti. 

Con Carlo Faiello alla voce e alla chitarra, Patrizia Spinosi alla voce, Gianluca Mercurio alle percussioni, Arcangelo Caso al violoncello, Gerardo Buonocore alla fisarmonica e Pasquale Nocerino al violino. 
Come spiegato dagli organizzatori, questa formazione, composta da artisti di spicco del mondo della musica popolare e tradizionale, dà vita ad una performance che attraversa sonorità mescolate tra sacro e profano. Un’esplorazione del tessuto mitico-rituale e magico-religioso dell’universo popolare e colto della Campania, con le reminiscenze leggendarie e storiche legate alla musica del periodo, con la sua ricchezza di riferimenti e di metafore ispirate alla tradizione orale, alla mitologia locale, alla memoria spirituale della nostra regione per sublimare un ”Natale di fratellanza e di solidarietà”, come messaggio profondo di Festa Universale tra popoli diversi che affacciano sul Mediterraneo.

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