Già dai prossimi giorni saranno rimessi in funzione tutti i distributori automatici di acqua presenti sul territorio comunale. Il servizio prevede la distribuzione gratuita – novità rispetto al passato - di acqua naturale e frizzante. Le casine si trovano in via A. da Sangallo, a Montepulciano capoluogo, di fronte a Porta al Prato; a Gracciano in via Piemonte; a Valiano in via Padule; ad Acquaviva all’interno dei giardini ex fierale; a Sant’Albino in via dei Pini; a Montepulciano Stazione in via Firenze e ad Abbadia in via Neruda.
“Stanno per tornare in funzione le casine dell’acqua di Montepulciano, un servizio molto atteso dai cittadini che potranno usufruire di acqua pubblica da bere, sia naturale che frizzante, in modo totalmente gratuito – commenta il Sindaco, Michele Angiolini – non è stato semplice riattivarle, a causa del susseguirsi di problemi con le ditte aggiudicatarie del servizio. Oltre a riportarle in funzione abbiamo acquisito a patrimonio dell’ente tutte le casine e, soprattutto, abbiamo individuato un unico soggetto che gestirà sia le casine dell’acqua che gli erogatori che avevamo installato nelle scuole e nelle mense scolastiche, così come negli uffici e magazzini comunali.”
La prima ad essere riattivata sarà quella del capoluogo e a seguire tutte le altre, una volta completati gli interventi tecnici in corso ed effettuate tutte le analisi d’ordinanza. Le casine dell’acqua erano state chiuse in epoca Covid a causa della mancata volontà dei gestori dell’epoca nel proseguire la fornitura del servizio. Anche i successivi affidamenti, nonostante fossero stati individuati i soggetti economici, avevano visto la successiva rinuncia delle medesime aziende.
“Questa amministrazione ha creduto sin dal primo giorno nel promuovere l’acqua pubblica attraverso una serie di azioni come gli erogatori nelle scuole e la distribuzione delle borracce agli studenti poliziani – sottolinea l’assessore all’ambiente Emiliano Migliorucci – consumare acqua direttamente dalle casine ha un duplice valore, il primo ambientale perché significa inquinare meno, il secondo economico perché consente alle famiglie di ridurre le spese.”
Secondo dati recenti di Greenpeace, l’Italia sarebbe in testa, in Europa, per consumo di acqua in bottiglia. Sono circa 10 miliardi le bottiglie in plastica per acque minerali immesse al consumo in Italia, il 60% delle quali (circa 7 miliardi) non verrebbero riciclate, mentre la produzione di un chilogrammo di bottiglie in PET comporta la produzione di 3 kg di CO2eq, contribuendo di fatto al riscaldamento globale. Per questo il consumo di acqua dal rubinetto o dalle fontanelle pubbliche, assieme ad una maggiore attenzione nella riduzione degli sprechi, costituisce un importante gesto di sensibilità nei confronti dell’ambiente.
Foto di congerdesign da Pixabay
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