La Certosa delle meraviglie: curiosità e dietro le quinte del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa in attesa delle novità di autunno
Dalla pyradoketosite, un minerale più raro del diamante, al calendario solare a camera oscura, sino agli orti e alle vasche dove i monaci certosini allevavano i pesci. Il dietro le quinte del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è una vera e propria camera delle meraviglie, angoli nascosti non compresi nei consueti itinerari dei visitatori, dove si svolge gran parte del lavoro di ricercatori e curatori delle collezioni.
“Nei magazzini della sezione di mineralogia conserviamo dei campioni rarissimi e unici al mondo, si tratta di cristalli di minutissime dimensioni che non possono essere esposti – spiega Daniela Mauro, referente della sezione di mineralogia del Museo – tra quelli più significativi merita di essere ricordata la pyradoketosite, una nuova specie mineralogica scoperta in Toscana, sulle Alpi Apuane, nel 2020”.
Al mondo esistono solo due campioni di pyradoketosite ed entrambi sono conservati nelle collezioni del Museo di Storia Naturale. Di colore arancione, i cristalli di questa specie presentano una morfologia aciculare con una lunghezza massima di 2 decimetri di millimetro.
Ma le scoperte a volte possono avvenire direttamente nel museo. E’ il caso ad esempio della magnesio-lucchesite, identificata come una nuova specie di tormalina toscana grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ateneo Pisano. Proveniente da San Piero in Campo (Isola d’Elba), il campione, tra i migliori al mondo per qualità dei cristalli e dimensioni, è stato s “scoperto” dopo essere stato conservato per circa 40 anni nel museo.
La collezione mineralogica non è l’unica, tuttavia, che riserva soprese. Tra le collezioni di Invertebrati, ad esempio, vanno sicuramente ricordate la raccolta di insetti del fiorentino Carlo Passerini (1793-1857) – costituita da circa 30.000 esemplari, una delle più antiche in Italia ora in avanzata fase di recupero – e la collezione di conchiglie di Niccolò Gualtieri (1688-1744) che comprende circa 1.000 esemplari attualmente in fase di studio e riordino. Quest’ultima raccolta, acquistata dal granduca Francesco di Lorena nel XVIII secolo e destinata alla Galleria pisana, rappresenta una delle più antiche collezioni malacologiche al mondo e sulle cui illustrazioni sono state descritte numerosissime specie.
Nel complesso i reperti non esposti al pubblico costituiscono una mole impressionante di materiale custodito in scaffali e armadi che a loro volta riempiono le stanze un tempo adibite agli usi quotidiani dei monaci come le dispense collegate alla cucina, che, con il suo grande camino, ospita i Servizi educativi del Museo.
Fra i vari locali si scoprono così curiosità come le stazioni della via crucis affrescate nelle pareti di un corridoio o un calendario solare a camera oscura, in pratica delle linee tracciate sul pavimento che il sole illumina grazie a un foro nella parete antistante a indicare le stagioni, oppure ancora un chiostro che “nasconde” sotto la sua pavimentazione un’enorme cisterna che raccoglieva l’acqua attraverso un sistema di canalizzazioni sotterranee molto complesso e ingegnoso. Le meraviglie dell’edificio si completano all’esterno fra giardini, vasche, frutteti ed orti che lasciano immaginare il ritmo delle stagioni ai tempi dei monaci.
“Dopo l’estate verrà aperta al pubblico la nuova Sala dell’evoluzione dell’uomo e sono in programma molti eventi anche per i prossimi mesi – dice la professoressa Elena Bonaccorsi Direttrice del Museo - Siamo molto soddisfatti per l’andamento di quest’anno. Nella prima metà del 2023 abbiamo già registrato oltre 40.000 presenze (43.896 al 26 giugno), con numeri paragonabili a quelli precedenti alla pandemia. Siamo particolarmente felici di aver accolto nuovamente le scuole al Museo, quest’anno a pieno regime, con oltre 1200 attività realizzate nel corso dell’anno scolastico 2022-2023. La proposta culturale del Museo continua ad arricchirsi e in questi mesi abbiamo proposto al pubblico 4 mostre temporanee e 35 eventi tra cui conferenze di divulgazione scientifica, eventi in collaborazione con il territorio, attività per bambini e famiglie, visite guidate, campi pasquali ed estivi, presentazioni di libri”.
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