Choròi parálleloi. Percorsi sulla danza e lo spettacolo antico: il convegno internazionale di studi al Museo Archeologico Nazionale di Paestum
Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum ospiterà, da domani al 5 luglio, il Convegno internazionale
di studi Choròi
parálleloi.
Percorsi
sulla danza e lo spettacolo antico: filologia e visioni
contemporanee organizzato
e promosso dall’AssociazioneItaliana per la Ricerca sulla Danza (AIRDanza), il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dai Parchi archeologici di Paestum e Velia.
La locuzione Choròi
parálleloi riprende
il titolo delle Vite
parallele di
Plutarco (Bìoi
pa”rálleloi)
per diventare sintesi significante di tutto ciò che il movimento
scenico può comprendere (choròs
nell’accezione coreutica, musicale, performativa a tutto tondo), in
una costruzione non solo relativa alle molteplici diramazioni che le
ricerche hanno intrapreso sul versante antico in direzione storica,
archeologica, filologica, iconografica, musicale, ma soprattutto in
funzione delle strade
parallele lungo le quali di norma procedono gli studi classici e
quelli delle discipline dello spettacolo: la necessità che queste
vie invece
si incontrino in un dialogo aperto a tutti gli aspetti della ricerca,
percorrendo sentieri
talvolta già
spianati e/o costruendone altri laddove il processo non sia ancora
avviato o necessiti di nuove visioni.
«Nel mondo classico la danza, con
i suoi ritmi e movimenti, scandiva momenti cruciali della vita di un
individuo e della comunità, dalla nascita alla morte, dal matrimonio
alle iniziazioni religiose e sociali, dalla guerra al simposio –
dichiara il Direttore dei Parchi,
Tiziana D’Angelo
– Paestum conserva testimonianze importanti della presenza costante
della danza nella realtà della polis, tra rilievi scultorei, pitture
parietali, doni votivi e corredi funerari. Grazie alla sinergia con
l’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza e il
Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di
Napoli “Federico II”, questo convegno si propone di ricreare quel
dinamismo che caratterizzava la danza in antichità e di arricchirlo
attraverso il dialogo con molteplici forme ed espressioni della danza
moderna e contemporanea. Il progetto coniuga rigore e creatività,
con un approccio che sono convinta contribuirà ad aprire nuove
strade alla ricerca e alla valorizzazione del nostro patrimonio».
Il convegno ospiterà proposte di
lavoro ed esiti delle molteplici linee di ricerca sulla danza
dell’antichità classica, tardoantica e medioevale, alla luce delle
più recenti acquisizioni filologiche (fonti letterarie e
documentarie, esegesi dei testi cristiani) e delle metodologie di
indagine, nell’intento di proiettare gli studi storico-filologici
su un terreno di dialogo non solo con le discipline dello spettacolo,
ma anche della pratica performativa contemporanea, sia essa
ricostruttiva o ‘esegetica’ attraverso l’incorporazione di
antichi miti.
L’indagine sulla danza nel mondo
antico e medievale, anche in relazione alle attività internazionali
degli ultimi decenni, si appresta a essere ripensata secondo
prospettive culturali e ricettive che permettano di cogliere non solo
aspetti strettamente legati agli ambiti teorico, storico, artistico,
musicale e dei mestieri dello spettacolo, ma anche di relazionare
questo passato e la sua evoluzione/dissoluzione nel teatro moderno e
contemporaneo, attraverso l’analisi di prodotti che, dal XV secolo
in poi, abbiano utilizzato e utilizzino i classici come intertesti e
sottotesti, sì da permettere un dialogo tra ambiti di ricerca
complementari attraverso le fonti documentarie, letterarie e
iconografiche.
I relatori, provenienti da diverse
realtà internazionali (accademiche, didattiche, artistiche),
intesseranno discussioni sui risultati delle più recenti ricerche di
tipo archeologico, storico e filologico sulla danza nell’età
antica e tardoantica fino alla fine del basso Medioevo nelle fonti
librarie e documentarie di natura letteraria, filosofica, musicale,
artistica, tecnica, contabile in seno alle rappresentazioni teatrali
e non. Non mancheranno studi
e riflessioni sulla
ricezione del classico nel teatro dell’età moderna e contemporanea
come indicatore di cultura occidentale, con particolare attenzione ai
coreografi che hanno sviluppato una visione autonoma della
‘classicità’ attraverso la rilettura di miti e storie del
patrimonio culturale greco-romano o della cristianità; focus su
interpreti e tradizioni di repertori che hanno attraversato i secoli,
con la conseguente sedimentazione di stratificazioni che ne hanno
modificato (arricchito/stravolto/riscoperto) l’essenza originaria.
Nell’ambito del Convegno, il
giorno 3 luglio 2025, alle ore 18:15, all’interno del Museo di
Paestum, si terrà lo spettacolo di danza dal titolo “Il mare che
ci unisce” con le coreografie di Emma Cianchi ArtGarageDanceCo,
organizzato dai Parchi archeologici di Paestum e Velia.
La
partecipazione al convegno e allo spettacolo di danza è inclusa nel
biglietto di ingresso ai Parchi e nell’abbonamento Paestum&Velia.
Comitato scientifico
Roberta Albano (Accademia
Nazionale di Danza, Roma – Direttivo AIRDanza )
Alessandro Arcangeli (Università
degli studi di Verona, Presidente AIRDanza)
Alberto Bentoglio (Università
Statale di Milano, Presidente Consulta Universitaria del Teatro)
Francesco Cotticelli (Università
degli Studi di Napoli Federico II)
Tiziana D’Angelo (Direttore
Parchi archeologici di Paestum e Velia)
Anthony
R. Del Donna (Georgetown University, Washington D.C.)
Paologiovanni Maione (Università
della Campania Luigi Vanvitelli)
Teresa Marino (Parchi archeologici
di Paestum e Velia)
Francesca Maltomini (Università
degli Studi di Firenze – Istituto Papirologico “G. Vitelli”)
Gabriella Messeri (Università
degli Studi di Napoli Federico II)
Daniela Milo (Università degli
Studi di Napoli Federico II)
Angelo Meriani (Università degli
Studi di Salerno)
Alessandro Pontremoli (Università
degli Studi di Torino)
Massimo Raffa (Università del
Salento)
Maria Venuso (Università degli
Studi di Napoli Federico II)
Comitato organizzativo
Francesco
Cotticelli, Paologiovanni Maione, Maria Venuso.
Relatori
Marco
Argentina, Mary Anna Ball, Gianluigi Bernardi, Michel Briand,
Benedetta Colasanti, Riccardo Corcione, Tiziana D’Angelo, Annalisa
De Rosa, Ornella Di Tondo, Letizia Maria Dradi, Maria Cristina
Esposito, Carlo Fanelli, Laura Gianvittoro-Ungar, Audrey Gouy, Maria
Tommasa Granese, Vito Lentini, Francesca Maltomimi, Manlio Marinelli,
Teresa Marino, Gabriella Messeri, Aline Nari, Diana Perego, Myriam
Pilutti Namer, Maria Chiara Scappaticcio, Alessandra Sini, Rosaria
Sirleto, Giulia Taddeo, Lucio Maria Valletta.
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