Georges Bizet - "Les pêcheurs de perles": il 23 settembre l'ultimo appuntamento al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

 


Si conclude, martedì 23 settembre alle ore 20, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con l'ultima recita Les pêcheurs de perles di Georges Bizet, proposta nell’allestimento della Staatsoper Unter den Linden di Berlino.  .

Sul podio della Sala Grande del Teatro, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio, il maestro Jérémie Rhorer; l’allestimento, ripreso in quest’occasione da Derek Gimpel, è firmato da Wim Winders, la cui regia di un’opera è portata in scena per la prima volta in assoluto in Italia.

Le scene sono di David Regehr; i costumi di Montserrat Casanova; le luci, riprese da Oscar Frosio, sono di Olaf Freese. La drammaturgia è curata da Detlef Giese. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.

Il cast vocale è formato da Hasmik Torosyan nella parte di Léila; Javier Camarena interpreta Nadir; la parte di Zurga è interpretata da Lucas Meachem e Huigang Liu veste i panni di Nourabad.

La regia dell’opera – ripresa da Derek Gimpel – è curata da Wim Wenders.  Il mondo che Wenders porta sul palcoscenico è dominato da una scena essenziale, proiezioni molto dai tratti foschi e profondi (mare, onde, nuvole e ombre di palme) sbuffi di fumo e dei costumi altrettanto semplici ed essenziali. Solo il coro nel primo atto porta costumi color giallo-zafferano e capelli rossi; una macchia di colore e di luce che contrasta con il nero. Wenders costruisce uno spazio che lascia protagonista lo svolgersi del dramma.

"I pescatori di perle" (titolo originale francese: Les pêcheurs de perles) è un'opera lirica in tre atti di Georges Bizet, composta nel 1863. Su libretto di Michel Carré e Eugène Cormon, la storia è ambientata sull'isola di Ceylon e narra un triangolo amoroso tra il pescatore Nadir, il capo Zurga e la sacerdotessa Léïla. È considerata il primo capolavoro di Bizet. 

La prima rappresentazione ebbe luogo a Parigi nel 1863 e, nonostante un libretto ritenuto banale, la partitura è lodata per la sua musica affascinante, le armonie raffinate e i timbri evocativi. "I pescatori di perle" è infatti oggi riconosciuta come un'opera di notevole valore musicale, che anticipa le opere più mature e famose di Bizet, come Carmen. 



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