Per Spinacorona, Michele Campanella e Monica Leone con l'Orchestra della Toscana nello spirito di Mozart alla Basilica di Santa Maria degli Angeli
A idearlo e dirigerlo dal 2017 Michele Campanella, un maestro che ha fatto della musica una missione, un interprete che ha attraversato i secoli con il pianoforte come compagno fedele e figura centrale della scena concertistica internazionale, che continua a stupire con la sua visione artistica e con il suo instancabile impegno nella cultura.
Michele Campanella, seduto al pianoforte con l’Orchestra della Toscana, ha offerto una lettura intima e limpida, segnata da una cantabilità naturale esaltando il carattere contemplativo dell’opera e donando così le suggestioni del salisburghese, in quello che è definito il testamento pianistico di Mozart, fatto di intimità, il carattere elegiaco e contemplativo intriso della dolce malinconia degli ultimi mesi di vita del genio.
Ha poi seguito un cambio di prospettiva affascinante quando Campanella è passato alla direzione, affidando a Monica Leone il ruolo di solista nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 19 in Fa maggiore K. 459. Leone ha affrontato una pagina di straordinaria vitalità, con nitidezza, brillantezza e comunicatività. La sua lettura ha sottolineato il carattere teatrale del concerto, accentuandone i contrasti ritmici e la freschezza inventiva.
Il dialogo con l’orchestra, guidata da Campanella, è stato serrato e vivace: la chiarezza dei piani sonori ha consentito di apprezzare il fitto intreccio tra solista e compagine orchestrale. Lo spirito mozartiano viene restituito da Leone con esuberanza controllata, mostrando sicurezza tecnica e un tocco capace di riportare la leggerezza cristallina del compositore senza perdere profondità.
L’Orchestra della Toscana, con la sua flessibilità cameristica, si è dimostrata all'altezza nel corso di tutta la serata: l’equilibrio timbrico, la compattezza delle sezioni e l’attenzione al respiro del solista hanno contribuito a creare un tessuto sonoro raffinato. Campanella, ora solista ora direttore, ne ha esaltato la duttilità, favorendo un suono chiaro, mai eccessivamente voluminoso, che si è sposato con l’acustica luminosa della basilica.
Il concerto nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è stato molto più che un evento musicale. La coppia artistica di Michele Campanella e Monica Leone, affiancata dall’Orchestra della Toscana, hanno colto la grandezza dello spirito di Mozart con interpretazioni che hanno saputo coniugare rigore tecnico e calore umano.
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