Spinacorona 2025, la grande musica nei luoghi d'arte del centro storico di Napoli



Prenderà il via  dal 25 al 28 settembre  la nona edizione di ''Spinacorona passeggiate musicali napoletane'', l'originale maratona culturale tra musica ed arte ideata e diretta dal maestro Michele Campanella.

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L'evento, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito di Napoli Città della Musica, propone 20 concerti, programmati in meno di 100 ore, tutti in luoghi raggiungibili facilmente anche a piedi per consentire che l'intero cartellone sia interamente fruibile agli appassionati. Con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, “Spinacorona” è prodotto da Artetica.  

''Spinacorona non è solo un festival di qualità – ha dichiarato  il sindaco Gaetano Manfredi – ma un viaggio unico nel cuore pulsante di Napoli. Un’esperienza che parla a tutti, ai cittadini e ai viaggiatori di ogni età, svelando perle musicali e tesori d’arte. La scelta di partire quest’anno dalla storica Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato dimostra la coerenza tra questa rassegna e il lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti e che proprio in piazza Mercato trova un simbolo di trasformazione all’insegna della cultura e di una ritrovata identità”.

“Spinacorona rappresenta un esempio di politica culturale avanzata – ha aggiunto il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo –, capace di coniugare alta qualità artistica, rigenerazione urbana, inclusività e valorizzazione territoriale. In un contesto storico-artistico unico al mondo come il centro antico di Napoli, la rassegna assume la funzione strategica di catalizzatore civile, contribuendo proattivamente al processo di rivitalizzazione della città storica con un'azione diffusa e sistemica di restituzione degli spazi alla pubblica fruizione. La manifestazione, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, dimostra come la cultura possa essere una leva concreta di trasformazione urbana e sociale, riscoprendo luoghi dimenticati, riaprendo chiese, cortili e monumenti spesso inaccessibili, consegnandoli alla comunità e inserendoli in un circuito virtuoso di utilizzo gratuito e di progressiva valorizzazione. Spinacorona è, infatti, anche un gesto politico, nel senso più alto del termine: è l’affermazione di una visione in cui il centro storico non è solo patrimonio, ma spazio vivo, condiviso, attraversato da cittadini e viaggiatori, in costante dialogo con i linguaggi universali dell'arte. E proprio questa sinergia tra istituzioni, mondo  artistico e tessuto urbano dimostra quanto la politica culturale dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi segni una svolta rispetto al passato: non più eventi isolati e autoreferenziali, ma progettualità durature e strutturate, radicate nel territorio, capaci di creare coesione e senso di appartenenza, visione. La rassegna diventa così un laboratorio di cittadinanza, dove la bellezza non è mero ornamento, ma strumento di riconnessione con la più intima essenza della città”.

“Il festival Spinacorona – ha evidenziato Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – rappresenta in modo esemplare lo spirito di Napoli Città della Musica, che per noi è più di un progetto: è una visione. L’impegno dell’Amministrazione Manfredi è valorizzare la musica come settore strategico e come strumento di crescita culturale diffusa, supportando proposte di altissima qualità come questa, che nel dialogo tra eccellenze locali e ospiti di prestigio internazionale generano valore artistico e favoriscono un virtuoso scambio creativo. Napoli Città della Musica è anche questo: un laboratorio aperto, capace di coinvolgere pubblici diversi – cittadini, appassionati, turisti e curiosi – e di far riscoprire luoghi d’arte e tesori nascosti della nostra città, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio delle Monache a Port’Alba, che riapre al pubblico proprio in questa occasione, dopo un lungo restauro curato dall’Università Federico II. Un luogo carico di storia e bellezza che torna a vivere anche grazie alla forza evocativa della musica”.

“La musica parla di pace: nel nostro tormentato tempo gli uomini chiedono parole innocenti e pacificatrici. Noi di Spinacorona rivestiamo la pace di bellezza”, il messaggio del maestro Campanella alla vigilia della manifestazione.

Tra le presenze prestigiose, ospite d'onore 2025 è il Quartetto di Cremona(Cristiano Gualco e Paolo Andreoli violini, Simone Gramaglia viola, Giovanni Scaglione violoncello), ensemble di riferimento per la musica italiana, che festeggia quest’anno un quarto di secolo di attività con concerti in tutte le più importanti città del mondo.
Giovedì 25 settembre nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato protagonista assoluto del prologo dedicato a Ravel, alle ore 18,00, sarà infatti il Quartetto di Cremona 
Dopo l'anteprima, assieme a Michele Campanella, sempre il Quartetto di Cremona inaugurerà ufficialmentenella Basilica di Maria Santissima del Carmine Maggiore, ore 21,00 la nona edizione del FestivalIn programma il secondo Quartetto di Schumann e il Quintetto di Brahms, due dei capisaldi della letteratura cameristica di tutti i tempi.

Gli altri protagonisti delle giornate di Spinacorona il violoncellista austriaco Florian BernerDominik Wollenweber (oboista dei Berliner Philharmoniker), il flautista Mario Caroli, il clarinettista Angelo Montanaroil sassofonista Simone Bellagambai pianisti Katharina KeglerMonica Leone, Fabrizio Soprano e Stefania Cafaro.
Molto ampio e variegato sarà il repertorio presentato: da Mozart e Haydn fino a Jolivet e Dutilleux passando da Saint-Saëns e Poulenc ai meno 'frequentati' Vincent D’Indy André Caplet, Eugène Bozza, Joachim Andersen e Philip Gaubert.

Si segnalano inoltre quattro appuntamenti inusuali per i più affezionati spettatori di Spinacorona: uno con il corno delle Alpi di Carlo Torlontano ed il bayan di Massimiliano Pitocco, l'altro col trombettista jazz Gianfranco Campagnoli in duo col pianista Mario Nappi.
E ancora un concerto di arie da camera di Musorgskij e Čajkovskij affidato al mezzosoprano Cristina Melis e alla pianista Enrica Ruggiero e un inedito confronto tra strumenti 'imparentati' in cui Enrico Baiano al clavicembalo e Michele Campanella al pianoforte suoneranno, alternandosi, 7 Sonate di un grande napoletano come Domenico Scarlatti.

Particolare cura è stata posta nella scelta dei luoghi, rinnovando come sempre i siti coinvolti.
Il Festival tornerà alla Basilica del Carmine, al Museo di Mineralogia, al Gesù Vecchio, alla Biblioteca Universitaria, a Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e a Santa Croce e Purgatorio di Piazza Mercato.
Per la prima volta entrano nel circuito di Spinacorona sedi prestigiose quali il Salone degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano, la Domus Ars, l'ex Ospedale della Pace (Lazzaretto) e la Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.
Ma anche splendidi luoghi meno noti come la Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e la Chiesa di San Giovanni Evangelista a Porta San Gennaro detta Gesù delle Monache.
Due interessanti scoperte inoltre saranno le Officine Carpentieri (ex Sala cinematografica degli anni ’20 e poi Studio Eiar degli anni ’50 del secolo scorso) e la Chiesa di Sant'Antonio delle Monache (attigua alla Biblioteca di Area Umanistica dell’Università) appena riaperta.
 






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