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| Mario Schifano, Paesaggio con carbone (1990) |
Già autore delle mostre ONYRIA e Presepe Contemporaneo, il curatore salernitano Michele Citro torna al MUSA per esplorare l'eredità di un movimento che ha segnato il XX secolo. «Futurismo e visioni futuristiche dell’arte contemporanea sono raccontate e rappresentate in una prospettiva nuova, critica e costruttiva - spiega -. Un percorso estetico e didattico che inizia con Mario Schifano ed attraversa l’arte decorativa navale di Leoncillo Leonardi, la scultura protocubista di Boccioni — con i surmoulage dell’Antigrazioso e di Sviluppo di una bottiglia nello spazio della collezione privata del mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona —, l’arte poetica ed esoterica di Vettor Pisani, la pop art italiana di Tano Festa; fino all’ars bioetica di Marzia Ratti e al connubio-dialogo tra arte e intelligenza artificiale dell’artista modenese MiTch Laurenzana, attualmente in esposizione allo Jiaxi International Art Center e allo Space Tianwu di Shanghai".
Un Ponte tra Passato e Presente: la mostra non si limita a celebrare il Futurismo, ma ne analizza l'impatto con uno sguardo critico e costruttivo. Attraverso questo confronto tra generazioni, si svelano le continuità, le rotture e le reinterpretazioni che i principi estetici futuristi hanno ispirato. L'obiettivo è offrire al visitatore una nuova chiave di lettura, che dimostri come le diverse anime del Futurismo rimangano sorprendentemente attuali dalle forme d’arte tradizionali all’arte digitale e all’intelligenza artificiale.
Il direttore del Musa, il professore Stefano Mazzoleni ha dichiarato: “Il MUSA, struttura museale dell’Università di Napoli Federico II, continua a valorizzare la Reggia di Portici come luogo in cui arte, scienza e cultura dialogano in modo dinamico. Con NOISMI. Per un futuro senza ismi riaffermiamo questa visione, riportando l’arte contemporanea negli Appartamenti Reali e rendendo la Reggia un centro vitale di creatività e ricerca.
L’imminente apertura dei Musei delle Scienze Agrarie completerà questo percorso, consolidando il MUSA come punto di riferimento per la valorizzazione del territorio vesuviano e per una cultura capace di unire memoria e innovazione”.
La mostra ha il sostegno del MUSA – Musei della Reggia di Portici, il patrocinio di l'Università degli Studi di Napoli Federico II, del suo Dipartimento di Agraria e la Città Metropolitana di Napoli. L'evento si avvale inoltre del prezioso supporto dell'Associazione Culturale Edizioni Paguro, del mecenate Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona, dell'Associazione Culturale Biennale Spaces, della Fondazione Marta Czok e della London Metropolitan University.
INFORMAZIONI
Lunedì chiuso.
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